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Il Turismo

È arrivata l’estate.

I baci scottanti del sole, il sale che tira la pelle, il sapore di mare sulle labbra bagnate; le giornate più lunghe, i temporali improvvisi, la frutta succosa, l’aria fresca di montagna, il caldo afoso della pianura, le interminabili code sulle strade…

Con l’arrivo di questa stagione molte persone partono per le vacanze senza accorgersi di quanto questo sia impattante per l’ambiente.

I trasporti, la pubblicità, i rifiuti, la distruzione degli Habitat… Il turismo è un fattore cardine della crisi climatica ed anche il settore economico più sviluppato nella maggior parte dei paesi.

Il turismo causa l’9,5 % delle emissioni di anidride carbonica (CO2) a livello globale

Già nel 2018 si era calcolato che l’impatto globale del turismo era dell’8% ma l’ultimo studio dell’istituto di ricerca IRCM dimostra che il fenomeno è in crescita nonostante la sempre più diffusa consapevolezza della fragilità del nostro pianeta.

“Il turismo globale è responsabile di 4,4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalente (un’unità di misura dei diversi gas serra rapportati alla massa di anidride carbonica con lo stesso potenziale di riscaldamento globale), pari all’8% delle emissioni totali. Si tratta di un valore ben quattro volte superiore alle stime precedenti, che si fermavano al 2,5-3% delle emissioni totali.”

Scrive “Le scienze” nel 2018 suo articolo riguardante il suddetto argomento.

Gli impatti vengono divisi in due categorie: quelli che riguardano il paese di residenza e quelli che, viceversa, si focalizzano sul paese di destinazione; per esempio l’impatto causato dalle persone che partono da un determinato paese (se si guarda la prima classificazione) e la CO2 emessa dai turisti che entrano in un paese.

In cima alla classifica dei paesi con più inquinamento dovuto al turismo troviamo gli Stati Uniti d’America (USA) con 1060 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente per le emissioni nel paese di residenza e 909 milioni per le emissioni del paese di destinazione.

Seguono:

  • Cina (528 e 561 milioni di tonnellate di CO2)
  • Germania (305 e 329 milioni di tonnellate)
  • India (260 e 240 milioni di tonnellate)

Le mete più gettonate (quindi quelle che producono più emissioni come paese di destinazione) sono le isole specialmente:

  • Maldive
  • Mauritius
  • Cipro
  • Seychelles

“I dati pro capite indicano inoltre che canadesi, svizzeri, olandesi, danesi e norvegesi sono i principali “viaggiatori netti”, perché l’impatto dei loro viaggi all’estero è maggiore di quello di altre nazionalità nel loro paese. Viceversa, croati, greci e thailandesi sono “ospiti netti”, perché subiscono l’impatto dei viaggiatori stranieri più di quanto facciano i loro abitanti negli altri paesi del mondo.”

– ”Le Scienze”                            

Inoltre si stima che questi dati siano destinati ad avere un aumento annuo del 4%

Quando si va in vacanza l’impatto maggiore che si produce è dovuto al trasporto. Nel mondo attuale le modalità per spostarsi sono molte e praticamente a portata di tutti, auto, autobus, aerei, navi…

Molti di noi sono nati e cresciuti in una società che da per scontato l’utilizzo di un veicolo e oggigiorno l’idea di prendere un aereo durante il periodo delle ferie è estremamente comune e facile da realizzare.

Eppure quanto ci costa tutto questo?

L’aereo è senza dubbio il mezzo più inquinante: difatti il traffico aereo contribuisce del 5% all’aumento del riscaldamento globale, un dato superiore a quello di interi paesi; nel 2018 ha prodotto da solo il 2,4% delle emissioni globali di CO2.

L’aereo infatti utilizza come carburante il cherosene, ovvero una miscela liquida di idrocarburi che, ovviamente, produce anidride carbonica, più precisamente un chilo di cherosene (1,25 litri) rilascia 3,15 chili di CO2 e un motore a reazione, come quelli usati nei velivoli di linea, brucia mediamente un chilo di combustibile al secondo.

Nel 2019 “The Guardian” conduce una ricerca secondo cui un volo andata e ritorno da Roma a Londra emette 234 Kg di Co2 a persona, mentre un volo andata e ritorno da Londra a New York ne emette 986.

“il 30% di queste emissioni si dissolveranno nell’atmosfera solo in 30 anni, il 50% in qualche centinaio di anni, mentre il 20% resterà per migliaia di anni, andando a determinare un aumento sistematico delle temperature globali.”

Inoltre il settore aereo produce anche un non trascurabile inquinamento rumoroso e le strisce di vapore acqueo che lasciano al loro passaggio sono estremamente dannose in quanto anch’esse costituite da gas serra.

Anche se l’aereo è ormai lo status symbol della vacanza il mezzo in generale più utilizzato è l’automobile, uno studio europeo del 2017 mette in evidenza che circa il 72% dell’inquinamento europeo dovuto al trasporto ( che ha un peso del 25% di impatto) è dovuto a questo veicolo e il 44% di questo da auto private. Questi dati non sono dovuti tanto ad una estrema combustione di carburante come nell’aereo quanto dall’uso massiccio di questo mezzo.

Molti, invece, prediligono i viaggi in barca che però si rivelano estremamente dannose per l’ambiente marino, tra inquinamento acustico, rilascio di sostanze di scarto, rifiuti e carburante e spesso contribuiscono a trasportare specie infestanti andando quindi a modificare il bioma di determinati luoghi.

Oltretutto anche le navi emettono gas serra.

Secondo l’Organizzazione marittima internazionale delle Nazioni Unite, le spedizioni via mare sono responsabili del 2,89 % delle emissioni globali.

“Oggi le navi usano come carburante l’olio combustibile denso, che viene prodotto usando i residui della raffinazione del petrolio: è una sostanza nera e vischiosa fatta con ciò che rimane dopo aver ottenuto carburanti trasparenti come la benzina e il gasolio. È uno dei carburanti più economici e al tempo stesso più inquinanti che esistano. Ad esempio, la sua combustione produce molte più emissioni di biossido di zolfo (SO2), una sostanza dannosa per la salute, rispetto ai carburanti per auto e camion: fino all’entrata in vigore di nuovi limiti internazionali, il primo gennaio 2020, conteneva 25mila parti per milione di zolfo, 2mila volte di più dei carburanti per automobili.

L’impiego dell’olio combustile denso produce anche il cosiddetto black carbon, una forma di particolato di colore scuro che viene prodotto anche dagli incendi. È un inquinante che contribuisce in modo particolare al riscaldamento climatico, soprattutto quando viene emesso lungo le rotte artiche. Sporca il ghiaccio e la neve, riducendo la loro capacità di riflettere la luce solare e facendo così assorbire più calore: per questo aumenta il processo di scioglimento dei ghiacci e al tempo stesso accentua l’effetto serra che riscalda l’atmosfera.”

-Il post

Le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti in Europa sono principalmente causate dal trasporto su strada, che rappresenta il 72% delle emissioni. Il trasporto marittimo e quello aereo rappresentano rispettivamente il 14% e il 13% delle emissioni. Il trasporto ferroviario produce solo lo 0,4% delle emissioni. Tuttavia, il treno è il mezzo di trasporto che produce meno CO2, con solo 44 grammi di CO2 prodotta per chilometro.

È quindi il treno il mezzo considerato meno inquinante, anche perché principalmente elettrico.

Ma non sono solo i trasporti che danneggiano l’ambiente quando andiamo in vacanza.

Anche l’utilizzo di energia degli alberghi non è da trascurare

Come possiamo osservare dal grafico qui riportato (Confcommercio settembre 2021) il maggior consumo di energia è dovuto all’elettricità (61%) seguito, con un grande divario, dal riscaldamento (19%)

In paesi più caldi è invece l’aria condizionata che spesso ha un peso maggiore sulle stime il cui dato di utilizzo può arrivare al 48%, l’utilizzo del condizionatore è anche uno di quei trend che con l’innalzamento delle temperature andrà aumentando creando quindi sempre maggiori emissioni.

Il turismo ha creato attorno a sé un vero e proprio impero, tra resort, souvenir, strade, sentieri… i costi ambientali sono altissimi; la costruzione di nuove strutture porta a una modifica del paesaggio, scavi e sfruttamento per trovare le materie prime, emissione di CO2 per tutti i processi.

Per rendere ogni luogo vivibile e comodo all’uomo si è effettuato un’azione esponenziale di modifica del paesaggio e del bioma. Per mantenere l’ambiente “tipico” di certe zone si è andata a creare un’atmosfera artificiale spesso a discapito delle popolazioni indigene umane o di altre specie.

I turisti, poi, contribuiscono all’incremento della produzione di rifiuti, un trend in aumento come visto dai dati ISPRA che nel 2019 registrano un valore pari a 9,71 kg/ab.

Un altro problema riguardante soprattutto le zone balneari è la crema solare che non solo con la sua confezione di plastica va a incrementare i rifiuti ma, inoltre, questa si disperde nelle acque marine e va ad attaccare l’ambiente, più precisamente le sostanze di cui è composta

  • possono alterare la crescita ed il processo fotosintetico delle alghe verdi;
  • possono accumularsi nel tessuto dei coralli, causandone lo sbiancamento, alterazioni genetiche e fisiche del corallo o, ancora, causarne la morte;
  • possono provocare malformazioni nelle larve dei giovani molluschi;
  • possono danneggiare il sistema immunitario e riproduttivo dei ricci di mare o causarne la morte;
  • possono ridurre la fertilità e generare organi maschili negli individui femmina dei pesci (questa alterazione viene detta “imposex”, che significa sovrapposizione di caratteri maschili a quelli femminili presenti nelle femmine);
  • possono accumularsi nei tessuti dei delfini e trasferire questo accumulo di composti chimici nella prole.

L’utilizzo di queste protezioni i raggi UV è talmente diffuso che si sta diffondendo anche nelle acque dolci come laghi e fiumi andando ad intaccare anche questi luoghi.

Scoprite un altro modo di fare turismo. Leggete l’articolo Turismo sostenibile

Fonti

L’impatto sul clima del turismo globale – Le Scienze

Quanto è grande l’impatto del turismo sul riscaldamento globale e sul clima (lifegate.it)

Turismo e Surriscaldamento Globale: Emissioni di CO2 – Ecobnb

​Mamma ho perso il clima, il problema dell’inquinamento aereo – Orizzonti Politici

Quanto inquinano i mezzi i trasporto? Chi è il più green? (discorsivo.it)

Anche le navi inquinano, e molto – Il Post

INCIDENZA DEL TURISMO SUI RIFIUTI | Annuario dei Dati Ambientali (isprambiente.it)

Qual è l’impatto delle creme solari sul mare? (decenniodelmare.it)

Clima: un decimo delle emissioni mondiali di co2 causato dal turismo (Rainews)

Come ridurre consumi elettricita alberghi (Viessmann)

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